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lunedì 19 marzo 2012

Non sono io ad averti uccisa ma tu a cadermi sul coltello!

Bisogna capire il movente dei femminicidi, eh, perché se il magistrato scopre che un uomo ha ucciso per evitare il divorzio, lo premia con una medaglia e lo manda in crociera a spese della comunità.
Insomma, continua imperterrita la giustificazione del femminicidio sulla pagina che accampa scuse ridicole per non raccontare in giro a tutti come mai ha un titolo completamente discordante dal contenuto.
G1


Quindi le sentenze di divorzio sono femministe.
L’alternativa al divorzio è tornare al potere di ripudiare una moglie o di farle saltare la testa, con l’approvazione del santo protettore dei misogini: Enrico VIII.
Ma le reazioni non si sono fatte attendere ed a tenere testa ad incauti commentatori c’era la nuova superstar, alter ego di chissà chi: Gaetano Zucca.
g2g3

Le mogli, quella categoria di esose, vogliono tutte gli assegni a tre zeri e gli uomini hanno iniziato a “giocare d’anticipo”: appena una fa “caro, ho bisogno di un periodo di riflessione”, zac! cala la scure e la testa di un’altra Anna Bolena rotola a terra, nel plauso generale dei giustificazionisti del femminicidio.
g4g5

Oh, allora non siamo solo noi a percepire una giustificazione di un assassinio e l’istigazione alla violenza!

g6g8

No, decisamente non siamo solo noi ad aver capito che una pagina contro la violenza sulle donne non solo non condanna la violenza ma non è neppure neutrale, anzi, è velatamente (ma spesso anche poco velatamente) schierata nell’incolpare le donne di essersi meritata la propria fine.

g9g10
Ecco, concordiamo.
E se non fosse ancora ben chiaro come la pensano, ecco qui Gaetano Zucca insultare un uomo che con semplicità si schiera contro i violenti.
Chi si schiera contro i violenti è un maschio pentito, quindi chi si schiera a favore dei violenti è un vero maschio?
g11

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