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martedì 31 gennaio 2012

Violenza è anche screditare la voce di chi difende donne e bambini

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Quante ne dobbiamo sopportare ancora?
Farci passare per parassite, noi che siamo sempre state per l'indipendenza e l'autodeterminazione,
far passare gli alimenti divorzili per un privilegio femminista quando è una legge maschile valida per entrambi i sessi ed analoga alla risoluzione di un contratto societario tra due singoli, dove non è giusto che uno dei due scappi con tutto il malloppo, soprattutto se aveva firmato la comunione dei beni, soprattutto se l'altro ha rinunciato al proprio stipendio per stare a casa a lavare, stirare, cucinare, partorire e allevare bambini.
Farci passare per sterminatrici del sesso maschile, noi che abbiamo al nostro fianco fidanzati, mariti, amici, compagni, figli, fratelli, attivisti contro il sessismo ed il machismo.
Farci passare per nazistoidi o fascistoidi, noi che militiamo a sinistra da sempre, che formiamo una galassia di posizioni, dalle più moderate alle più anarchiche ma sempre e poi sempre contro il fascismo, contro la censura del pensiero, contro le uniformi.
Farci passare per diffamatrici o molestatrici, noi che siamo state tenute sveglie notte e giorno dal continuo andirivieni di profili anonimi e falsi, dai continui articoli diffamatori di quelli che, ormai, per i più sono folli invasati.
Ma possibile che non si prendano un mese di vacanza e non si godano un po' la vita?
E poi ancora farci passare per pedofile, senza uno straccio di argomentazione e proprio perché lottiamo contro la pedofilia, contro la PAS, un trucchetto proprio per far andare i bambini abusati con i padri incestuosi, contro il falsabusismo che, addirittura per voce di sottosegretari dell'ex governo, come Giovanardi, arriva a sostenere che il 99% delle denunce per pedofilia sia fasullo.
Noi che siamo pacifiste, noi che siamo tutte contro la pena di morte, noi che siamo animaliste, antispeciste, spesso vegetariane, vegane, noi che siamo etero, lesbo, singles, conviventi, sposate, fidanzate, studentesse, scrittrici, artistoidi, professioniste, casalinghe, insomma...

NOI CHE SIAMO NORMALI DONNE QUALSIASI

ma che semplicemente osiamo dedicarci alla lotta contro la violenza su donne e bambini...
E siamo stufe.
Soprattutto della grande ipocrisia di chi usa il trucco di attaccarci e poi fingersi attaccato, di clonarci e poi fingersi clonato. Di chi conta sull'indifferenza e la strafottenza di una massa che non si informa, che dà per buone le prime cose che legge, che si scandalizza per tanto falso perbenismo sparso con trucchi da marketing. Il marketing allo scopo di piegare le donne!
Stufe dell'ipocrisia di chi parla di "paritarismo" ma non spiega che per lui e quelli come lui, questo "paritarismo" si baserebbe sul fatto che la donna è privilegiata e che l'uomo debba toglierle privilegi.
E così anche alcune ingenue commentano, si convincono che qui dietro ci siano mostri, stereotipi ridicoli, donne infelici, frigide, aggressive, e via così con il peggior quadro che si possa immaginare.

LA DIFFAMAZIONE DELLE DONNE è LA PIù COLOSSALE DELLA STORIA!
Affonda le radici nelle religioni patriarcali, è stata ancora più feroce della diffamazione di ebrei o dei popoli di colore.
ED è VISTA COME UNA COSA NORMALE!
Non c'è l'indignazione che ci si aspetterebbe.
Ma se al posto della nazifemminista ci fosse un bel nazinegro o un bel naziebreo?
Eh?
E allora sì che si vedrebbero levate di scudi, folle inferocite, indignazione sui media e allora sì che la polizia andrebbe filata a prendere per la collottola e sbattere in galera il cretino che ha ideato tutto questo, al solo scopo di sfogare le sue nevrosi ed i suoi complessi di maschio dalla virilità incerta e traballante, su delle perfette sconosciute.