Web Toolbar by Wibiya

martedì 12 aprile 2011

Commettere reati per danneggiare le campagne per le donne

Ci perviene questa segnalazione:

ancora una volta un falso profilo di donna manda messaggi collettivi da falsi gruppi allo scopo di diffamarci e procurarci danno.
Le persone che creano questi profili, gruppi, pagine, blog e siti internet falsi sono sempre le stesse. Nel caso delle pagine Facebook e dei siti internet possiamo averne la certezza, con semplici ricerche che ci riconducono sermpre agli stessi servers, agli stessi ip, alla stessa agenzia di servizi internet appartenente alle stesse persone che risultano già rinviate a giudizio, indagate e querelate per vari reati.

Allora vi ricordiamo che:

1) Usare false identità sui social network è un reato, a maggior ragione se si usano queste false identità per ingannare le persone ( e i reati possono diventare due: sostituzione di persona ed abuso di credulità popolare, ovvero 494c.p., 661 c.p. ) o per ottenere vantaggi personali economici e non ( fino alla truffa, art.640 c.p.).

http://www.giovani.it/computer/news/falso_nome_web_reato.php

2) Etichettare persone con epiteti e titoli dispregiativi è un altro reato: ingiurie (art 599 c.p.).
Il nazifemminismo non esiste e risulta parecchio ridicolo che profili falsi femminili diano ad altre donne delle "donnacce".

3) Infine, il tutto si configura come molestie reiterate (stalking), diffamazione ed istigazione al reato perché indurre la gente a denunciare reati inesistenti equivale ad indurle a commettere il reato di procurato allarme (art 658 c.p.).

Attraverso questa falsa identità femminile, la persona che c’è dietro mira anche a dirottare gli utenti su siti che copiano il nome a tematiche femministe per fare disinformazione e negare l’esistenza della violenza sulle donne, nonché diffamare le campagne contro la violenza sulle donne e tutti gli operatori che vi sono impegnati.

Visto che queste persone hanno già causato moltissimi problemi e danni a persone ed associazioni, con i loro metodi scorretti e fuori legge, vi invito a segnalare i messaggi che vi invieranno.

Elisa Vicenza 12 aprile alle ore 13.55 Rispondi• Segnala

Ci sono delle donnacce (nazifemministe) che stanno cercando di far cancellare genete dalla mia pagina che è questa http://www.facebook.com/noviolenzadonne

Contattano e diffamano. Ne abbiamo denunciate gia' diverse ma queste non mollano.

Unica possibilita' è che TU mi aiuti a far giarare questo appello. Magari copiando e incollando in qualche messaggio a piu' utenti...

Ti pregoooooooooo! Ne ho bisogno!!!

Il testo è il seguente

--------------------------

SE VIENI CONTATTATO/A DA QUALCUNO CHE CERCA DI CONVINCERTI AD ABBANDONARE QUESTA PAGINA ( http://www.facebook.com/noviolenzadonne )

FAI ATTENZIONE A QUEL CHE TI DICE. Se ti propone la lettura e/o il racconto di FATTI e/o EPISODI lesivi dell'onore degli amministratori di questa pagina, questa PERSONA è con tutta probabilita' un DELINQUENTE che criminosamente sta cercando di D...IFFAMARE. La diffamazione è perseguita a querela della persona offesa.

COSTITUENDO QUESTO COMPORTAMENTO UN ILLECITO PENALE ti preghiamo di segnalarlo alla nostra mail staff@noviolenzasulledonne.info e/o al piu' vicino POSTO di POLIZIA.

Rimaniamo a disposizione per ogni e qualsiasi chiarimento.

Grazie

Ti invitiamo anche a visitare la pagina ufficiale circa la lotta alla violenza sulle donne su FB

http://www.violenzadigenere.it/gender_news/2011/04/07/facebook-contro-la-violenza-sulle-donne/ “

ElisaVicenzadettaglio

elisavicenzamessaggio12aprile2011

Questo è il testo del messaggio. Ricordiamo che queste stesse persone hanno causato la chiusura di pagine reali contro la violenza sulle donne e pagine femministe, profili reali di utenti reali in un’assurda caccia alle streghe che va avanti da oltre un anno allo scopo di boicottare le campagne per la difesa della vita e dei diritti delle donne.

Gli appelli sono arrivati dai seguenti gruppi:

-http://www.facebook.com/group.php?gid=154822596199

-http://www.facebook.com/group.php?gid=50721026913

-http://www.facebook.com/group.php?gid=50721026913

-http://www.facebook.com/group.php?gid=80606471131

-http://www.facebook.com/group.php?gid=55061676586

-http://www.facebook.com/group.php?gid=125356527488129

-http://www.facebook.com/group.php?gid=256145372479

E da molti altri gruppi e pagine. Come leggerete, alcuni di questi gruppi e pagine hanno nomi fasulli che servono ad attirare iscritti come specchietti per allodole, come “Io amo fare l’amore e tu?”. Altri gruppi servono a diffondere la menzogna che le femministe o il Ministero delle Pari Opportunità siano contrari alla bigenitorialità. Non ci cascate. I soggetti sono sempre gli stessi, la documentazione su questi individui è molto ampia. L’illecito penale, anzi, GLI ILLECITI, li stanno commettendo loro, così come sono da sempre loro a contattare gli utenti chiedendo loro di segnalarci o di abbandonare le nostre pagine. Questo comportamento è già stato denunciato e provato.

Aggiornamento!
osservate questa foto

rosyakaelisaed

E con questa abbiamo la prova finale che chi ci ha boicottate fin da quando abbiamo aperto la nostra pagina, chiedendo addirittura alla gente di segnalarci, adducendo motivi inventati, è la stessa persona che con un profilo falso che prima si chiamava Rosy Tirinnanzi ed ora si chiama Elisa Vicenza, spamma su gruppi e pagine contro di noi.
Anche i profili che non abbiamo oscurato sono profili falsi. Dopo un po’ cambiano foto e nome ma gli id utenti restano gli stessi che noi abbiamo salvato.
Quei profili femminili falsi servono anche a cliccare il gradimento delle notizie e commentare facendo credere che moltissime altre donne la pensino come chi amministra la pagina che ci perseguita.
Uno stratagemma patetico. Allo stesso modo, la stessa persona ha finto che queste donne inesistenti fossero sue collaboratrici.

Per ulteriori conferme leggete anche:

-http://noviolenzasulledonne.blogspot.com/2010/11/il-cacciatore-di-femministe-ancora.html

-http://noviolenzasulledonne.blogspot.com/2010/10/ancora-fanatismo-e-persecuzione.html

-http://noviolenzasulledonne.blogspot.com/2010/10/come-cresce-magicamente-una-pagina.html