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lunedì 6 settembre 2010

La mia idea di padre, ingenuamente...

   Fino a pochi mesi fa ero così ingenua da ritenere che il padre fosse colui che deve consegnare ai figli il modello maschile di riferimento, colui che fornisce un modello etico e tramanda un bagaglio di valori. Pensavo che un padre fosse quello che ti accompagna nei boschi a fare passeggiate e ti spiega le differenze tra gli alberi, raccoglie le foglie e te le mostra e ti insegna dove cresce un leccio e dove una betulla. Pensavo fosse quello che raccoglie gli insetti sulla sua mano e ti insegna a non temerli, ti guida alla scoperta del microcosmo che cammina sotto ed intorno alle tue Foto Riotclitshavescarpine. Pensavo fosse quello che ti gonfia i braccioli ed il pallone, che ti insegna a nuotare, che ti porta sulle spalle e ti fa scoprire i granchietti che corrono rapidissimi tra gli scogli. Pensavo che il padre fosse quello che si siede accanto a te e comincia a spiegarti che il telegiornale è quello che riporta tutte le cose brutte che succedono nella tua nazione in un giorno ma che questo non vuol dire che fuori il mondo sia tutto brutto e pieno di sangue e violenza. Pensavo che il padre fosse quello che ti porta alla partita ma che ti insegna il significato di “sportività”. Pensavo fosse quello che ti viene a guardare quando hai la tua partita  e che quando perdi ti consola dicendoti che nella vita non si può sempre vincere ma si deve imparare a perdere.

No alla violenza sulle donne

Questo blog è correlato alla pagina facebook No alla violenza sulle donne , pagina davvero PER LE DONNE. Tutte le donne, femministe o non femministe. Parliamo davvero di una VERA pagina gestita da donne per le donne e con il supporto di uomini contrari alle discriminazioni sessiste. Sembrerà pleonastico insistere su tale dettaglio ma ora vi spieghiamo come mai la cosa si renda necessaria.
La nostra pagina facebook  è stata fondata in un moto di esasperazione contro un’invasione dai toni aggressivi, diffamatori ed offensivi, che usa metodi scorretti allo scopo di spegnere la voce di chi lotta per diritti e dignità  dell’altra metà del cielo. Essa ci è stata affidata da chi l’aveva inizialmente fondata ed è gemellata alla prima pagina di una lunga serie di omonime, la prima ad essere creata con questo nome, ovvero questa, fondata da Davide Insinna, dell’associazione no-profit Nuovi Orizzonti. La pagina di Insinna, nostro caro amico, rappresenta l’adesione alla campagna di Amnesty International Mai più violenza sulle donne e gode del patrocinio del Comune di Torino, della Provincia di Torino, della Regione Piemonte, si è, inoltre, distinta nell’impegno pratico di organizzare manifestazioni pubbliche, collabora con le istituzioni e si propone lo scopo di creare centri di ascolto per donne maltrattate.
Non possiamo affatto dire lo stesso di pagine nate successivamente e che della prima hanno copiato il titolo e, pare, addirittura (inizialmente) le foto di presentazione.
Queste pagine battono molto il tasto sul fatto di avere molti più iscritti dell’originale ma la cosa si spiega con la loro campagna di marketing professionale portato avanti con un certo numero di accounts fasulli. Raccontano di essere i primi e di essere stati quelli clonati, in realtà, da Davide. Falsità smentibilissima dalle date di attivazione e da numerosissimi testimoni. In internet è molto difficile falsificare. La rete mantiene tracce di tutto.